Sindrome di “OS TRIGONUM”

L’ OS TRIGONUM è un osso in più (accessorio) che a volte si sviluppa in fase embrionale dietro l’astragalo. È collegato all’astragalo con una banda fibrosa. La presenza di un OS TRIGONUM in uno o entrambi i piedi è congenita. Diventa evidente durante l’adolescenza quando una zona dell’astragalo non si fonde con il resto del corso dell’osso, creando un piccolo osso in più, staccato dal profilo astragalico. Questa disfunzione è presente in un numero limitato di persone.

Spesso, le persone non sanno di avere un OS TRIGONUM se non avvertono nessuna sintomatologia. Tuttavia, alcune persone con questo osso extra sviluppano una condizione dolorosa nota come sindrome da OS TRIGONUM   dopo un banale trauma diretto oppure una distorsione tibio- tarsica.

La zona del piede interessata è molto innervata e sono presenti importati vasi, tendini e legamenti, solitamente la sintomatologia è scatenata da una lesione, come una distorsione alla caviglia. La sindrome è anche spesso causata da movimenti di flessione plantare molto impegnativa con il coinvolgimento delle dita dei piedi, ed è comune tra ballerini, calciatori e altri atleti.

La persona che ha un OS TRIGONUM eseguendo una flessione plantare forzata realizzerà un’azione compressiva definita “schiaccianoci”, in questo modo “l’osso” viene sottoposto ad una forte compressione tra la caviglia e le ossa del calcagno. Se questa azione compressiva è ripetuta il tessuto che collega l’OS TRIGONUM   all’astragalo viene allungato e sottoposto ad una sollecitazione tissutale importante e l’area si infiamma.

I sintomi della sindrome del sistema del trigono possono includere:

  1. Dolore profondo nella zona posteriore della caviglia, che si verifica principalmente quando si spinge sull’alluce (come nel camminare) o quando si puntano le dita verso il basso in flessione plantare
  2. Quando si tocca la zona peri astragalica c’è dolore ed è arrossata
  3. Edema nella parte posteriore della caviglia.

     La diagnosi sindrome del trigono astragalico è difficile perché puo essere confusa con altre condizioni, come una lesione del tendine d’Achille, distorsione alla caviglia o frattura dell’astragalo. La diagnosi della sindrome inizia con l’anamnesi del paziente facendo attenzione all’evoluzione  dei sintomi, se si sono evidenziati in maniera progressiva o in un episodio acuto. Dopo aver esaminato il piede e la caviglia, il medico potrà prescrivere gli esami strumentali per avere una conferma precisa.

Trattamento:

  1. Conservativo

Il miglioramento dei sintomi è spesso ottenuto attraverso trattamenti che possono includere una combinazione di quanto segue:

  1. Riposo: evitare il carico con uso di stampelle e non eseguire i movimenti del piede in flessione plantare forzata.
  2. Immobilizzazione: si può realizzare un bendaggio funzionale alla caviglia, oppure l’utilizzo di scarpe alte o tutore per limitare il movimento della caviglia e consentire la guarigione del tessuto danneggiato.
  3. Terapia del freddo: impacchi di ghiaccio con protezione alla cute per periodi alternati.
  4. Terapia farmacologica con antinfiammatori non steroidei (FANS), prescritti dal medico, possono essere utili per ridurre il dolore e l’infiammazione.

B) Intervento chirurgico

La maggior parte dei sintomi dei pazienti migliora con il trattamento non chirurgico. Tuttavia, in alcuni pazienti può essere necessario un intervento chirurgico per alleviare i sintomi. La chirurgia comporta tipicamente la rimozione dell’osso, poiché questo osso extra non è necessario per la normale funzione del piede.

Fonte originale:

https://www.foothealthfacts.org/conditions/os-trigonum-syndrome

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