L’Esthetic Taping System®  Alibel – ITALY

è la tecnica di applicazione del nastro elastico per facilitare il drenaggio dei fluidi corporei in ambito estetico.

Associazione Italiana Taping Kinesiologico®  sezione ESTETICA

per organizzare un corso presso la Vostra struttura con un nostro docente contattare mail:  belliarosario@virgilio.it


L’Esthetic Taping System è  stato elaborato dopo tanti anni di esperienza maturata nell’utilizzo del taping kinesiologico in ambito flebo-linfatico e terapeutico.

Tutte queste esperienze pratiche sia in Italia che all’estero, oltre ad approfondimenti teorici delle varie tecniche, hanno portato all’elaborazione di questo metodo applicativo del nastro elastico nell’estetica, con modalità specifiche sperimentate e codificate in questi anni con una nuova visione globale  e tridimensionale dell’organismo.

 

                           Effetto globale dell’Esthetic taping System®:

Funzione dei nastri elastici sui muscoli:

qualsiasi nastro applicato sulla cute produce un sostegno e una variazione della funzione muscolare:

  1. a) La pelle, la mucosa e i meridiani sono il riflesso superficiale dello stato profondo di salute degli organi, muscoli, articolazioni, capsule;
  2. b) Lo stato patologico di un muscolo, articolazione, organo si manifesta con una debolezza muscolare associata all’area;
  3. c) Un muscolo contratto patologicamente proietta sulla pelle o sulla mucosa una perturbazione neurologica che modifica il potenziale di contrazione muscolare;
  4. d) Una stimolazione muscolare o linfatica può ripristinare il potenziale di contrazione del muscolo se eseguita correttamente (kinesiologia – Louis Nahmani).

Come Funziona l’Esthetic taping System

La superficie corporea coperta dal taping kinesiologico forma, durante il movimento corporeo, delle convoluzioni (come le onde del mare) dei tegumenti, che sono in grado, riducendo la pressione locale, di aumentare lo spazio interstiziale, con un miglioramento del drenaggio linfatico ed ematico (effetto drenante, anti-edema del sistema). Si genera così una sorta di “volano” di azioni, che permette al corpo di autoequilibrarsi biomeccanicamente.

Controindicazioni:

1) cute irritata o lesionata

2) allergia accertata alla “colla acrilica”

3) tecnica non attinenti all’obiettivo estetico

4) nevi

5) patologie circolatorie gravi.

  

Perché il taping kinesiologico facilita la funzione del sistema linfatico:

L’acqua è il costituente principale dell’organismo; il contenuto in acqua del corpo umano corrisponde al 60-65 % del peso corporeo nell’uomo e al 55-60% nella donna. La quantità di acqua totale tende a diminuire con l’età; nel bambino e nell’adolescente, infatti, l’acqua totale costituisce una quota maggiore.

L’acqua totale è distribuita in due compartimenti:

  1. Intracellulare b) Extracellulare: 1.- intravasale  extravasale/interstiziale

Le cellule ricevono dal sangue tutte le sostanze di cui necessitano tramite il passaggio nel liquido interstiziale, che funge da intermediario fra il sangue e le cellule (potremmo definirlo come “il nostro mare interno”).

Trattamento fisico delle disfunzioni del drenaggio dei fluidi:

  • Fase d’attacco: massaggio linfodrenante, seguito da 10 minuti di riposo in posizione declive e contenzione, che dopo sarà accompagnata dall’applicazione del taping elastico (da 10 a 30 giorni);
  • Fase di mantenimento: deve essere adattata al processo di drenaggio della persona: con l’utilizzo di presidi compressivi a pressione differenziata, dieta, attività motoria adeguata, ecc.;
  • Fase di assenza dell’operatore: la persona deve essere in grado di autogestirsi avendo appreso tutte le regole di igiene, le abitudini e le regole preventive del ristagno di fluidi.

                     

Linfo-taping – trattamento aggiuntivo:

L’applicazione del taping elastico deve essere valutata in base allo stadio della disfunzione estetica e allo stato generale di “salute” della persona, in alcuni particolari casi sotto indicazione medica.

Meccanismi d’azione del taping elastico:

  1. La prima azione è data dalla pelle che viene sollevata; lo spazio che si crea riduce la pressione interstiziale e viene attivato un flusso dei fluidi verso la zona in cui la pressione è stata ridotta.
  2. La seconda azione si ottiene attraverso il movimento corporeo, il tape elastico sollevando la pelle in modo ondulatorio amplifica l’effetto di stiramento/contrazione. Le aderenze del connettivo vengono perciò ridotte ottenendo una migliorata scorrevolezza dei filamenti tra le cellule interstiziali, dell’endotelio, dei linfangi e le fibre del connettivo. Si aprono così più facilmente le porte dei vasi linfatici e la linfa defluisce più velocemente.
  3. La terza azione è la funzione conduttrice del tape elastico. Un liquido ha la proprietà di muoversi in certi binari guida. Il nastro provvede a una più veloce conduzione della linfa lungo le strutture di conduzione nella direzione desiderata.

Lo stiramento della pelle produce la trazione dei filamenti connettivali (filamenti di Leak), che sono direttamente in connessione al capillare linfatico, e tutto ciò permette di mantenere pervio il lume dei capillari linfatici ( viene favorito il riempimento linfatico del linfangione).

                 

Questi 3 principi di azione rappresentano la base di un drenaggio continuo della zona di applicazione del taping kinesiologico.

E’ di fondamentale importanza oltre ad una corretta applicazione del nastro eseguire prima un drenaggio linfatico manuale (DLM  secondo Vodder o Leduc, etc).

La combinazione di terapie manuali (DLM) e linfo-taping garantisce una ulteriore sinergia per una ottimale azione specifica sul drenaggio della cellulite. L’utilizzo di alcune tecniche strumentali può essere un valido aiuto: diatermia, onde d’urto, ecc.

In definitiva il linfo-taping estetico determina i seguenti effetti:

  1. a) aumento della velocità di flusso venoso – linfatico: determinato dal nastro nella zona sottostante con lo spostamento dei fluidi, una distensione dei vasi; l’effetto complessivo è un incremento della velocità di flusso ematico all’interno dei vasi venosi e di deflusso linfatico.
  2. b) effetti biochimici: le forze di tensione e di stiramento che si generano nella zona sottoposta all’applicazione del linfo-taping contribuisco a ridurre la compressione tessutale.

 

                     

E’ importante sottolineare che la tecnica scelta sarà in relazione alle condizioni di ogni singolo persona.

Possiamo trovarci di fronte a tre stadi fondamentali di cellulite:

1)  morbida (ad elevata componente fluida), il linfotaping utilizza la sua caratteristica di potenziare la fase di drenaggio della componente idrica della cellulite.

2)  dura (ad elevata componente fibro-sclerotica) il linfotaping sfrutta la capacità di spostare meccanicamente i fluidi nel contesto dell’interstizio verso le regioni prossimali ed indirizzarli verso le vie alternative di drenaggio. Si crea, così, una sorta di via alternativa di drenaggio rendendosi simile ad un binario ferroviario che indirizza verso zone alternative-drenanti (bypass del blocco linfatico linfonodale).

3) sclerotica: Vi è forte rallentamento del flusso sanguigno e linfatico, con noduli aumentati e dolenti al tatto. La fibrosi iniziale si è trasformata in vera e propria sclerosi dei tessuti che hanno ingabbiato in grossi ammassi duri i micronoduli precedenti.
Il numero dei capillari dilatati, quasi sempre presenti, aumenta. Possono apparire degli ematomi, segno di fragilità capillare. La superficie cutanea non è più omogenea e levigata ma presenta il tipico aspetto “a materasso”, è fredda al tatto a causa dell’insufficienza circolatoria, è dolente se viene toccata anche con modesta pressione e, se viene compressa, lascia una depressione che scompare solo dopo alcuni secondi: è la cellulite allo ultimo stadio

In questi ultimi anni è molto forte la richiesta da parte del settore estetico viste le notevoli potenzialità di linfodrenaggio offerto dalla tecnica del Esthetic taping System Alibel ,se eseguito rispettando i principi fondamentali.

 

                    

 

E’ essenziale, per un ripristino tissutale, che durante gli stadi precoci della comparsa della cellulite si applichino metodi che stimolano la circolazione dei liquidi (sangue e linfa) nell’area interessata. In questo modo si facilita l’allontanamento delle componenti nocive dalla zona interessata e viceversa l’avvicinamento delle sostanze benefiche.

L’ostruzione della circolazione dei fluidi può derivare da fattori intrinseci (all’interno dei tessuti) od a fattori estrinseci, che esercitano una pressione interna.

 

Il processo infiammatorio è il fattore principale di “perturbazione” della circolazione dei fluidi, e dà origine dopo la fase acuta ad:

– aderenze                            – contratture

– squilibri muscolari            – edema interstiziale.

 

Perché trattare la cellulite?

non solo come inestetismo, ma anche come prevenzione del linfedema e delle perturbazioni circolatorie conseguenti, che possono Influire sullo stato di salute.

 

La cellulite estetica, pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, indica una condizione alterata del tessuto sottocutaneo che è ricco di cellule adipose. Si trova sotto la pelle ed è caratterizzata da ipertrofia delle cellule adipose, dove, negli spazi intracellulari si accumulano liquidi (residui dei processi biochimici dell’organismo) in eccesso. L’equilibrio del sistema venoso e linfatico è modificato con un rallentamento del flusso sanguigno e una ritenzione di liquidi da parte dei tessuti.

Tipi di cellulite

Esistono diversi i tipi di cellulite:

1) La cellulite compatta

Colpisce soprattutto i soggetti in buona forma fisica con una muscolatura tonica poco mobile: la zona più interessata è spesso dolente e sulla cute compaiono delle smagliature, si localizza sulle ginocchia, cosce e sui glutei.

È la forma più comune, è dura, tende l’epidermide (strato più superficiale della pelle) al massimo si presenta soda sotto le dita; è aderente ai piani sottostanti e non si modifica in rapporto alla posizione del soggetto. Raramente dolorosa al tatto o spontaneamente, si accompagna quasi sempre a segni di affaticamento venoso o linfatico di ritorno degli arti inferiori. Si notano: facilità all’ematoma ed alle smagliature, espressione quest’ultima di un disagio delle fibre elastiche del derma (secondo strato della pelle)

2) La cellulite Molle

Caratterista delle persone di mezza età che hanno tessuto ipotonico o in soggetti che variano di peso. La cellulite molle è costituita da infiltrati mobili con presenza di noduli sclerotizzati; si localizza all’interno delle cosce e delle braccia.

3) La cellulite edematosa

È caratterizzata dalla presenza di una componente idrica: ristagno liquido dei glutei e del bacino conferiscono ai tessuti un aspetto gonfio e spugnoso.

Spesso è molto dolente al tatto ed anche spontaneamente. È sempre associata ad una cattiva circolazione venosa e linfatica degli arti inferiori: inizialmente compare solo un senso di pesantezza e di tensione alle gambe ed ai piedi; col passare degli anni si possono aggiungere segni più marcati di insufficienza venosa fino ad avere la presenza di gonfiori tali che la digitopressione lascia un incavo persistente sulla pelle. Questa forma costituisce lo stadio finale della degenerazione ed è caratterizzata da tessuto spugnoso, cascante in posizione eretta ed oscillante durante la deambulazione. Alla palpazione il tessuto muscolare è praticamente inconsistente. La terapia è estremamente difficile ed inizialmente deludente. L’attività motoria con interessamento segmentario della contrazione muscolare giocano un ruolo fondamentale. Colpisce prevalentemente la parte bassa delle gambe, i piedi e le caviglie dando origine alle cosiddette “gambe a colonna”.

Esthetic Taping System Alibel

Esthetic Taping System Alibel

Cause della cellulite

Molte sono le cause che danno origine alla cellulite, spesso dipendente da vari fattori che si sommano fra loro. È causata da un’alterazione del microcircolo. Alcuni fattori non sono eliminabili. Questi li definiamo primari (ad es. il sesso, la razza o la familiarità). Gli altri fattori  sono collegati all’andamento della vita definiti secondari. Sono collegati a patologie particolari o all’assunzione di farmaci. Infine esistono fattori aggravanti dovuti allo stile di vita che sicuramente potrebbero essere controllati (ad es. cattiva alimentazione o sedentarietà).

 

  1. a) Fattori primari

L’essere donna e di razza bianca è molto sfavorevole, perché nella donna prevale l’azione degli ormoni femminili, gli estrogeni, sui recettori specifici e la conformazione delle donne “a pera” fa si che si abbia un accumulo di chili in eccesso nella zona dai fianchi fino al ginocchio, una ritenzione idrica e una sofferenza circolatoria.

Un’altra causa molto importante è la componente familiare, l’ereditarietà.

Il problema comincia con l’adolescenza, periodo in cui vi è una vera e propria tempesta ormonale che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta.

 

  1. b) Fattori secondari

I fattori secondari sono causati da due aspetti:

Il ciclo mestruale, infatti l’aspetto a buccia d’arancia nel periodo pre mestruale si accentua

durante la gravidanza; quando aumenta il livello degli estrogeni ormoni femminili, a causa di questo abbiamo fattori positivi e fattori negativi, questi sono:

  1. aumento dell’appetito
  2. miglioramento dell’umore
  3. ristagno dei liquidi
  4. aggravamento della circolazione sanguigna

Di norma, la cellulite diminuisce dopo la menopausa, in assenza di trattamento ormonale sostitutivo.

 

 

Esthetic Taping System Alibel

Esthetic Taping System Alibel

  1. c) Fattori aggravanti

Ci sono molti fattori aggravanti della cellulite come:

1) Vita sedentaria o dimagrimento eccessivamente rapido: il tessuto muscolare cede e quindi si aggrava la situazione visiva della cellulite. Per avere meno problemi di cellulite bisogna essere sempre in movimento, il moto infatti aiuta a mantenere efficiente muscolatura, circolazione e metabolismo aiutando a bruciare i grassi e a prevenire la stasi circolatoria;

2) Alimentazione non corretta: cioè troppe calorie, cibi ricchi di grassi e di sale, si forma un accumulo di adipe localizzato,oltre alla ritenzione idrica.

3) Postura scorretta: con gambe accavallate, contribuisce ad aggravare la circolazione sanguigna e quindi la cellulite perché comprime i vasi.

4) Troppo tempo in piedi immobili: causa una difficoltoso ritorno venoso degli arti inferiori, con conseguente stasi circolatoria (piede piatto o cavo).

5) L’abbigliamento troppo stretto: causa cattiva circolazione per compressione dei vasi.

6) Scarpe troppo strette o con tacco troppo alto: ostacolano il ritorno venoso e linfatico e il corretto funzionamento della “pompa venosa”.

7) Stress e fumo sono altri fattori che aggravano lo stato della cellulite perché: Lo stress aumenta il livello degli ormoni dello stress e invece il fumo ha un’azione vasocostrittrice e aumenta i radicali liberi che peggiorano il microcircolo e aiutano ad accelerare l’invecchiamento cutaneo.

8) Essere in sovrappeso causa la cellulite.

 

 

Perché il taping elastico è pertinenza anche dell’ESTETISTA professionista:

  1. Si utilizza un materiale(nastro) classificato dalla Comunità Europea in classe A: da banco, privo di farmaci e sostanze chimiche di altro genere
  2. Le applicazioni proposte hanno scopo estetico per il drenaggio dei liquidi e della cellulite e non terapeutico
  3. Questa tecnica viene realizzata dopo le applicazioni manuali e strumentali di linfodrenaggio, caratteristiche delle attività dell’estetista
  4. Non viene mai dichiarato un obiettivo terapeutico, ma solamente estetico
  5. L’estetista ha nelle proprie competenze professionali anche quella di eseguire il drenaggio dei liquidi corporei, e il taping elastico è una tecnica sinergica a tale obiettivo dichiarato
  6. L’estetista è il professionista che si occupa a livello estetico di aiutare il drenaggio della cellulite e il taping kinesiologico diventa un valido strumento aggiuntivo a tale scopo.

 

 

Esthetic Taping System Alibel

Esthetic Taping System Alibel

Bibliografia:

– Izzo  M. in COMPRESSION : Consensus Conference on Compression Theraphy , 2a edizione,Ed.Minerva medica,2009
–   Izzo M. in Linee Guida  CIF 2013. Acta Phlebologica,, Edizioni Minerva medica. vol.14,suppl1 al N.2, agosto 2013.

– Bellia – Selva  – Il taping kinesiologico nella traumatologia sportiva – manuale pratico di applicazione “ – ed. Alea Milano – 2011

– Bellia Rosario- Il taping kinesiologico  Metodo Koreano – manuale pratico di applicazione nella traumatologia moderna “ – ed. Alea Milano – 2012

– Bellia Rosario – Taping Kinesiologico e colonna vertebrale – manuale di applicazione per le disfunzioni della colonna vertebrale, rachialgie e disordini posturali. – ed. Alea Milano – 2013