La riflessologia Plantare – tecnica zonale per il benessere

Il concetto di salute olistica è in continua evoluzione e il piede deve essere la partenza: la disfunzione si determina nell’uomo per modificazione dell’equilibrio fisico e bioenergetico.

Di seguito vengo riportati i principi generali della riflessologia plantare per il benessere, per permettere al lettore di avvicinarsi in maniera graduale alla tecnica millenaria. Vogliamo stimolare nel lettore il desiderio ad approfondire una fantastica tecnica olistica alla ricerca di un equilibrio personale. Vengono proposti a livello nazionale dei percorsi di formazione completi molto interessanti per le persone che si sentono portate ad intraprendere questa attività.

La Riflessologia Plantare, definita anche “massaggio zonale del piede”, è una delle tante terapie olistiche che ha origini antichissime (Cina ed India, 5000 a.C.). Si tratta di una forma di massaggio che, attraverso particolari stimoli e compressioni che vengono effettuati su determinate zone dei piedi, definite “zone riflessogene”, consentirebbe di diagnosticare, prevenire ed anche trattare alcuni tipi di disturbi. Il principio fondamentale su cui si basa questa tecnica è che le zone riflessogene dei piedi sarebbero corrispondenti ad organi interni ed altre parti del corpo. La Riflessologia Plantare è una terapia olistica, in quanto considera l’uomo nella sua unione di corpo, mente, emozioni e spirito. Fonda il suo principio su un concetto di base: «L’uomo possiede nel suo organismo tutti i meccanismi e gli elementi necessari di riequilibrio per vivere in SALUTE.»

In tempi più recenti, la riflessologia plantare viene divulgata, e si sviluppa, grazie a Ivan P. Pavlov.

All’inizio del Novecento, per merito di un otorinolaringoiatra statunitense, William Fitzgerald, si cominciano a codificare alcuni concetti in tema di riflessologia plantare.

 

A sviluppare poi i concetti del maestro è soprattutto la fisioterapista Eunice Ingham, oggi considerata la vera fondatrice della moderna riflessoterapia, basata sulla codificazione di una mappa dettagliata delle zone riflesse localizzabili sul piede umano. I punti individuati se vengono trattati in maniera corretta ottengono un importante effetto analgesico e servono per stimolare il potere di AUTOGUARIGIONE, che la metodica comincia a mostrare di avere.

La storia – la testimonianza dell’origine antica di questa tecnica è confermata dal dipinto murale di 4.300 anni fa rinvenuto nella tomba di un medico a Saqqarah (Egitto).

Effetti benefici della riflessologia sull’organismo

  1. Il primo effetto è di rilassamento: lo stress, la tensione, l’ansia costituiscono, nella maggior parte dei casi la chiave di lettura di condizioni di malessere generale e di disturbi spesso incomprensibili. Allentando queste tensioni nervose possono verificarsi subito dei buoni risultati.
  2. Il secondo è la depurazione: depurare e disintossicare attraverso la stimolazione delle vie di eliminazione delle scorie organiche è un obiettivo importante per ristabilire il benessere
  3. Il terzo è il riequilibrio energetico: l’organismo è governato da ritmi di circolazione dell’energia, l’alterazione di questo equilibrio porta ad uno scompenso a carico di qualche organo, che entra in uno stato di sofferenza (debolezza).

Concetto base della INGHAM

Se camminando riusciamo ad avere i normali movimenti di torsione pressione flessione del piede, riusciremo ad avere una circolazione emo-linfatica sufficientemente attiva e regolare, che permette un FLUSSO ENERGETICO ottimale grazie ai meridiani energetici. Ma se lasciamo che nella nostra circolazione si forma una condizione eccessivamente ACIDA, aumenteremo i nostri depositi di CALCIO. I cristalli di calcio si formano sulle terminazioni nervose e daranno oltre al dolore difficoltà alla circolazione ENERGETICA riflessa degli organi. Foto cristalli…

 

Benefici e controindicazioni della riflessologia plantare

I piedi sono una struttura delicata, preziosa, fondamentale per una buona qualità della vita, che viene sottoposta a inevitabile sovraccarico quotidiano. Meritano quindi di essere oggetto di attenzione e di venir trattati con cura.

L’esistenza di reazioni riflesse a un contatto è non solo oggetto di segnalazioni attendibili da parte di medici, ma esperienza banale molto comune. Un bel bagno caldo, un buon massaggio ai piedi sono sempre seguiti da una sensazione molto piacevole e rilassante.

La riflessologia plantare tende al miglioramento di tre condizioni, che potrebbero portano alla perdita del benessere umano:

  1. Congestione
  2. Infiammazione
  3. Tensione.

L’obiettivo è quello di eliminare gradualmente, durante le sedute, queste condizioni spesso interconnesse, riuscendo a ripristinare l’equilibrio del corpo.

Vi sono alcune controindicazioni. La riflessologia plantare evita di trattare donne in gravidanza e durante il ciclo mestruale. È consigliabile effettuare il trattamento lontano dai pasti e si evita di trattare soggetti estremamente agitati o nervosi.

Obiettivi della riflessologia plantare

L’obiettivo è quello di facilitare l’organismo a ricercare uno stato di equilibrio ottimale, stimolando canali energetici e milioni di terminazioni nervose presenti nel piede. Il massaggio riflessogeno stimola la circolazione di energia, provocando una generale rivitalizzazione e determinando un naturale processo di autoguarigione (come l’Agopuntura); per questo, è un ottimo aiuto per:

  1. recuperare l’armonia psico-fisica dell’organismo
  2. rilassare e riequilibrare il sistema nervoso
  3. eliminare le tossine, migliorando lo stato della pelle e del tono muscolare
  4. migliorare la circolazione e l’ossigenazione sanguigna, favorendo una migliore respirazione
  5. stimolare le difese immunitarie dell’organismo.

Le principali indicazioni terapeutiche della Riflessologia Plantare riguardano:

  1. dolori articolari (artralgie) e malattie articolari (artropatie)
  2. malattie digestive (dispepsie), disturbi mestruali, disturbi dell’umore, stress, astenia, insonnia, emicrania, allergie.

PRINCIPI GENERALI per una riflessologia plantare consapevole:

  1. La posizione ideale: persona sdraiata supina, il massaggiatore seduto un pò più basso, per poter manipolare il piede in modo rilassato.
  2. Il tocco: usare il pollice o le altre dita, in un movimento di pressione circolare lenta e profonda; qualche volta useremo la mano a pugno (sotto la pianta del piede) o fare un movimento come di impastamento.
  3. Prima fase: iniziare sempre con un piede alla volta e dopo su entrambi
  4. Usare Olio: si consigliano prodotti di buona qualità ed in base alle caratteristiche, usare olii essenziali che aiutano l’azione rilassante, tonificante o altro.
  5. Pressione esercitata: usare una pressione confortevole che non procuri troppo disagio e dolore, rispettare il principio del trattamento armonico.
  6. Durata: la prima volta è bene limitare a 15 minuti per piede, che successivamente può arrivare anche a 30 minuti per piede.
  7. Frequenza: le tossine liberate con il massaggio devono avere il tempo per essere smaltite, non più di due massaggi a settimana.
  8. Effetti: è normale avere una sensazione di stanchezza e rilassamento generale, il giorno dopo aver eseguito il massaggio riflessogeno
  9. Bambini: è molto indicato nei bambini anche in tenera età, limitando il tempo di esecuzione ed utilizzando un tocco piacevole.
  10. Gravidanza: le donne incinte che tendono ad avere gonfiore ai piedi trovano un ottimo sollievo nel massaggio.
  11. Anziani: stimolando tutto l’organismo e le ghiandole endocrine il massaggio ha un ottimo effetto olistico.

Come si svolge la seduta di riflessologia plantare

1) Una seduta di Riflessologia Plantare dura da 45 minuti ad circa un’ora e solitamente si ripete a cadenza settimanale. Il paziente è semi-sdraiato sul lettino da massaggio, vestito con abiti comodi, mentre il terapeuta (che può essere un naturopata o un medico) è seduto in fondo al lettino esegue il trattamento premendo i vari punti sui piedi della persona che riceve il massaggio riflessogeno.

2) Non si possono decidere a priori il numero di sedute necessarie ad ogni persona, in quanto dipende dal tipo e dalla durata del disturbo che la persona presenta. Sono comunque solitamente consigliate da cinque a sette sedute per poter riscontrare dei risultati efficaci e duraturi nel tempo.

Ogni terapia parte dall’osservazione del paziente:

La sua postura, dal modo di muoversi e di camminare. E ovviamente si osservano i piedi, la loro posizione, le loro tensioni e la loro forma. Per esempio, mentre la persona è in posizione supina arti inferiori distesi, i piedi simmetrici, cioè quelli che assumono inclinazione di circa 45°, sono indice di rilassamento, mentre se la testa è leggermente piegata a destra e il piede destro è abdotto, significa che c’è una tensione sul lato destro. Le callosità e gli arrossamenti ci indicano che sono presenti problemi posturali.
Il percorso riflessologico parte dall’osservazione dei piedi.

Percorso riflessologico:

Una terapia riflessologica è costituita da tre momenti:

  • la ricerca dei punti dolenti: attraverso una risposta più o meno dolorosa da parte del paziente, si identificano le parti da trattare.
  • il trattamento di riequilibrio generale, volto al ripristino dell’equilibrio dei vari organi.
  • Il trattamento personalizzato si focalizza sui punti più dolenti, che riflettono dunque gli organi in maggior disequilibrio. Generalmente il trattamento dura circa 45-60 minuti per cicli. Questi punti vengono trattati 10 volte per ogni seduta.

Osservazione iniziale del piede:

  • Alterazione del tessuto connettivo: calli, duroni, occhi di pernice, ecc.
  • Metatarsalgia: da sovraccarico funzionale o di origine posturale
  • Periostite: che provoca dolore della parte ossea con arrossamento e tumefazione delle parti molli che lo ricoprono
  • Spina calcaneare: che si manifesta con dolori localizzati al tallone durante la deambulazione
  • Calli e borse plantari che possono essere localizzati solo attraverso una pressione profonda
  • Neuroma di Morton, alterazione di tipo infiammatorio con fibrosi nello spazio fra il terzo e quarto dito, che crea compressione del nervo interdigitale, doloroso alla palpazione
  • Micosi, eczemi e ragadi interdigitali: se sono presenti queste alterazioni è assolutamente vietato eseguire il massaggio riflessogeno, ed è doverosa una valutazione medica.

Fasi del trattamento:

Nei punti degli apparati si eseguono tre passaggi ritmici con la manualità adeguata:

1) Rilassamento organico: Manovra di pompaggio seguendo il ritmo respiratorio

2) Apparato urinario: apertura basilare

3) Sistema nervoso: come la messa in moto dell’organismo e delle reazioni nervose

4) Sistema linfatico: facilita l’eliminazione delle tossine

5) Apparato respiratorio: maggiore depurazione dell’organismo

6) Apparato digerente: garantisce l’assorbimento e l’eliminazione

7) Plesso solare e punti sciatici: prepara l’oranismo a ricevere le stimolazioni e ad aprire le vie di eliminazione.

Le controindicazioni al massaggio riflessogeno del piede:

  1. Persone con malattie gravi
  2. Micosi
  3. ulcere cutanee
  4. varici
  5. flebiti
  6. ipertensione arteriosa grave
  7. durante il ciclo mestruale
  8. trattamento lontano dai pasti
  9. Stanchezza eccessiva, influenza, febbre
  10. evita di trattare soggetti estremamente agitati o nervosi.

Reazioni durante e dopo il massaggio:

Il soggetto sottoposto a massaggio può avere le seguenti reazioni:

  • Sudorazione alle mani o piedi
  • Brividi di freddo
  • Sonnolenza, stanchezza
  • Agitazione
  • Maggiore diuresi
  • Aumento della motilità intestinale
  • Alterazione del ritmo sonno veglia

A cosa serve la Riflessologia Plantare nel terzo millennio?

La Riflessologia Plantare è un metodo semplice, efficace e naturale che aiuta le persone a restare in uno stato ottimale di salute.

  1. RECUPERA l’armonia fisica e psichica dell’organismo.
  2. STIMOLA al massimo le difese immunitarie dell’organismo.
  3. HA UN ALTO POTERE di rigenerazione delle cellule in virtù della sua azione rivitalizzante del Sistema Ghiandolare.
  4. DA MAGGIORE VIGORE a tutto il corpo e migliora l’aspetto fisico delle persone.
  5. AGISCE come mezzo di eliminazione delle tossine, migliorando lo stato della pelle e del tono muscolare.
  6. MIGLIORA la circolazione e ossigenazione sanguigna favorendo una migliore respirazione.
  7. È INDICATO per tutte le età incluso bambini ed anziani.

Conclusioni:

La quasi totalità delle persone trattate con la Riflessologia Plantare reagiscono molto bene al massaggio riflessogeno, solo in alcuni casi, le aspettative non sono soddisfacenti, a causa dell’eccessivo stress e della mancanza d’energia nell’organismo.

I nostri piedi sentono, comunicano e ci avvertono costantemente di quanto sta succedendo nel nostro corpo. Sono zone sensibili, dove risulta relativamente facile individuare qualsiasi squilibrio organico, permettendo cosi che la vita si sviluppi in maniera adeguata. La Riflessologia Plantare stabilisce un contatto molto stretto tra i piedi della persona e le mani di chi opera. Il contatto fisico e mentale diventa comunicazione e assume importanza per recuperare l’armonia fisica e psichica dell’organismo. Le mani dell’operatore, delicate e sensibili, possono percepire lo stato psicofisico del paziente. I piedi della persona hanno così la possibilità di parlare alle nostre mani.

Durante le prime sedute alcune delle reazioni dell’organismo che si possono considerar normali sono:

  1. a) Sensazione di rilassamento che favorisce il riposo.
  2. b) Aumento delle secrezioni urinarie, che diventano più torbide e di colore intenso ed odore forte.
  3. c) Colore atipico delle feci e flatulenza. In questo caso si consiglia generalmente di bere molti liquidi privi di zuccheri dal primo trattamento.
  4. d) Diverse reazioni emotive a livello psichico.
  5. e) Tutto questo rientra nella norma in quanto con il trattamento si vanno a smuovere le tossine presenti nell’organismo che poi saranno eliminate attraverso gli organi emuntori e, gli effetti collaterali del massaggio si ridurranno di intensità e non si presenteranno posteriormente, lasciando una sensazione di rilassamento e benessere generale.

La legge in Italia e all’estero:

In Italia, non vi è un inquadramento legislativo nazionale per la riflessologia plantare. L’attività di riflessologo può essere comunque esercitata, a condizione di attenersi ai principi del codice deontologico, che stabiliscono che l’operatore di riflessologia non formula diagnosi e non prescrive farmaci o cure.

La formazione di un aspirante operatore può essere realizzata mediante i diversi corsi di riflessologia plantare presenti sul territorio, che sono di diverso grado di formazione:

  • Formazione base
  • Formazione avanzata
  • Specializzazione in riflessologia plantare pluriennale.

Bibliografia:

  1. Bianca EREDE – Massaggio Zonale – ed. RED – 2015 Como
  2. Piazza – A. Maglio – Riflessologia – ed. Emetra – 2018 Firenze
  3. Cappelli – Riflessologia plantare, benefici e controindicazioni – Milano 2017
  4. Massimiliano SpanoLa riflessologia plantare – Bologna 2015
  5. Orlando Volpe e Giorgio Cusin – Atlante di riflessologia plantare. – Milano
  6. Claudio SantoroRiflessologia Plantare – Milano 2015
  7. Hanne Marquardt e C. Schott – Manuale di riflessoterapia del piede – Bologna 2016

La nostra mission…..

Con il trattamento del piede:

Doniamo benessere alle persone ……

Buon lavoro e BUONA VITA.