Presentazione della tecnica di stabilizzazione della spalla nella pallavolo.
a cura di Rosario Bellia– fisioterapista nazionale italiana F.I.H.P.
Il neurotaping è usato in ambito sportivo prima, durante e dopo il gesto atletico. Prima per preparare-prevenire e dopo per defaticare.
L’innovativa tecnica del Neurotaping si basa selle naturali capacità di guarigione del corpo, stimolate dall’attivazione del sistema “neuro-muscolare” e “neuro-sensoriale”, secondo i nuovi concetti di Neuroscienza. Il metodo scaturisce dalla scienza della chinesiologia. Si tratta di una tecnica correttiva meccanica e/o sensoriale, che favorisce una migliore circolazione sanguigna e linfatica nell’area da trattare. Nella fase riabilitativa il neurotaping si applica per migliorare la circolazione sanguigna e linfatica; ridurre l’eccesso di calore e di sostanze chimiche presenti nei tessuti; ridurre l’infiammazione.
Inoltre il neurotaping mira ad azionare i sistemi analgesico endogeni; stimolare il sistema inibitore spinale e il sistema inibitore discendente; a correggere i problemi delle articolazioni, ridurre gli allineamenti imprecisi causati da spasmi e muscoli accorciati; normalizzare il tono del muscolo e l’anormalità’ di fascia delle articolazioni; migliorare la ROM. E’ utilizzato come completamento: in osteopatia, in chiropratica, nelle terapie manuali e nelle terapie fisiche.
Per un paziente sportivo l’applicazione del taping kinesiologico – può rendersi necessaria in condizioni opposte: durante l’attività, o per la riabilitazione e il recupero.
Si devono quindi considerare due differenti approcci.
Durante l’attività fisica il tape si applica con tecniche tese ad ottenere:
1) sostegno del muscolo per:
a – migliorare la contrazione muscolare nei muscoli indeboliti;
b – ridurre l’affaticamento muscolare;
c – ridurre l’eccessiva estensione e contrazione del muscolo;
d – ridurre i crampi e la possibile lesione dei muscoli;
e – aumentare la ROM (ampiezza di movimento).
2) correzione dei problemi delle articolazioni e tendini per :
a – migliorare gli allineamenti imprecisi causati da spasmi e muscoli accorciati;
b – sostenere i tendini lesionati-indeboliti.
3) traumatologia: sostenere il muscolo, legamento, articolazione od ossa post trauma, durante l’attività’ sportiva.
Questa tecnica mira ad ottenere un effetto globale di normalità livello muscolo-tendineo, articolare ed un’attività fisica sostenuta e alleviata dal dolore.
Nella fase riabilitativa o il recupero invece, il neurotaping si applica con altre tecniche ( allungamento, drenante, sostegno) miranti a:
1) rimuovere la congestione della circolazione dei fluidi corporei:
a – per migliore la circolazione sanguigna e drenaggio linfatico;
b – per ridurre l’eccesso di calore e di sostanze chimiche presenti nei tessuti;
c – per ridurre l’infiammazione;
d – per ridurre anche l’anormale sensibilità e il dolore nella pelle e nei muscoli.
2) azionare i sistemi analgesici endogeni per stimolare il sistema inibitore spinale e il sistema inibitore discendente.
3) correggere i problemi delle articolazioni:
a – per ridurre gli allineamenti imprecisi causati da spasmi e muscoli accorciati;
b – per normalizzare il tono del muscolo e l’anormalità di fascia delle articolazioni;
c – per migliorare la ROM.
Sono due approcci dinamici applicati in tempi diversi che offrono la possibilità di migliorare la propria prestazione fisica insieme alla riabilitazione tramite: drenaggio e correzione meccanica. Il tono muscolare e la flessibilità tendinea aumentano durante la prestazione fisica quando la forza fisica è accompagnata con un corretto “scarico” della tensione, la normalizzazione del tono muscolare e il continuo drenaggio linfatico.
Questa tecnica sta raggiungendo una buona espansione nell’attività’ sportiva di alto livello, e dopo le Olimpiadi di Pechino si prevede un’ulteriore aumento.
La sindrome d’instabilita’ della spalla, anteriore o multiassiale nello sport.
La sindrome d’instabilita’ della spalla può insorgere in seguito ad una dislocazione grave, una sublussazione cronica, o ad un periodo d’attività che ha portato ad un uso eccessivo dell’articolazione. Tutte queste condizioni portano ad una lesione più o meno importante della capsula articolare della spalla ( comune nella pallavolo, nel lanciatore di giavellotto, pallamano, tennista, ecc.). Nella maggior parte dei casi l’instabilita’ è conseguenza di una lacerazione alla regione anteriore della capsula articolare della spalla.
Lo sport praticato ad alto livello è un’attività’ stressante per l’organismo e può dare origine a numerosi disturbi osteo-articolari e muscolari. Che si inquadrano in una sindrome di ipermorfismo classico, nella nostra osservazione, con sovraccarico localizzato all’articolazione della spalla. La cuffia dei rotatori può lesionarsi attraverso una varietà di meccanismi, può perdere elasticità fino alla degenerazione da usura ripetuta con rottura completa. Tuttavia negli atleti è molto più frequente che la cuffia mostri una rottura di tipo parziale o una perdita di continuità con sintomi di tendinite. L’utilizzo del Neurotaping non è pensato per fermare meccanicamente il movimento dell’articolazione o dei tessuti del corpo. Non ha infatti la forza tensiva per immobilizzare la testa dell’omero da una possibile dislocazione, può pero’ offrire uno stimolo propriocettivo attraverso la pelle, che provocherà un aggiustamento nei tessuti corporei con un effettivo miglioramento della stabilita’ dell’articolazione. La tecnica del Neurotaping elastico aiuterà cosi a ridurre l’edema, il dolore; fornirà uno stimolo propriocettivo e migliorerà la stabilita’ articolare. Questa tecnica è molto interessante ed efficace, pero’ bisogna rispettare le regole applicative, che non sono difficili da apprendere, ma sono fondamentali per avere il massimo risultato. Dopo tanti anni d’esperienza, d’applicazioni sia in ambito sportivo che nella fisioterapia in genere e d’esperienze di formazione sulle varie tecniche applicative, ho intrapreso l’attività’ di formazione. Grazie ad un’azienda e ad un gruppo di professionisti, che mi hanno invitato a far parte di un team di ricerca e formazione. La tecnica che applico nei corsi è la risultante di diverse componenti: la formazione iniziale fatta in Korea, dal confronto molto importante con David Blow (taping neuromuscolare), dalla collaborazione con kinsiotape (Virginio Mariani – neurotaping) e la conoscenza delle altre tecniche ( kinesio taping e kinesio-taping ).
Le figure professionali che possono trarre vantaggio dal conoscere questa tecnica sono:
fisioterapisti, laureati in Scienze motorie, massofisioterapisti, osteopati, studenti, personal trainer, preparatori atletici.
La parola d’ordine è: “più approfondisci la tecnica più sarà efficace”.
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