Pattinare. Analisi posturale e biomeccanica per ottimizzare le prestazioni sportive del pattinatore.

Questo lavoro, elaborato con grande impegno e ricerca personale, offre l’opportunità a tecnici e studiosi del pattinaggio corsa a rotelle di riflettere ulteriormente sui fattori principali che incidono sulla prestazione agonistica e sulle possibilità di sviluppo della carriera in questa disciplina sportiva. Si vuole proporre dei punti di vista innovativi e delle riflessioni originali. Esso ha una notevole valenza applicativa ed è finalizzato al lavoro sul campo, dal momento che nasce da una singolare fusione tra l’esperienza diretta sulle piste ed una solida competenza cinesiologica e biomeccanica.

Nella prima parte si affronta l’analisi biomeccanica del gesto tecnico, nella seconda parte l’osservazione delle asimmetrie e nell’ultima le tecniche di “compenso”.

Pattinaggio

La sindrome del compartimento anteriore della gamba, un male che affligge tanti pattinatori. Sindrome del tibiale anteriore.

L’argomento viene trattato con metodo nei vari aspetti:

– diagnosi;

– prevenzione;

– cura;

– analisi tecnico- posturale.

Vengono proposti oltre ad alcuni accorgimenti tecnici alcuni esercizi di stretching specifici. Si rimanda al lavoro del Kinesio Taping per quanto riguarda l’applicazione di questa tecnica nel caso specifico della SINDROME DEL TIBIALE NTERIORE, che risulta molto efficace.

Pubalgia : una patologia in continuo aumento fra i pattinatori.

Visto il continuo aumento della sindrome dolorosa del carrefour pubico fra i pattinatori a rotelle specialità corsa seguiti dal punto di vista fisioterapico, si è voluto presentare questo lavoro che è stato cosi schematizzato:

– diagnosi differenziata: malattia degli adduttori, osteoartropatia pubica, patologia della parete addominale;

– fattori intrinseci;

– fattori tecnici;

– esame clinico delle varie patologie correlate;

– trattamento e strategie preventive;

– esercizi di stretching specifici.

Neurotaping: un metodo molto efficace anche nel pattinaggio a rotelle specialità corsa.

La tecnica del Kinesio Taping si sta affacciando prepotentemente nel panorama della rieducazione sportiva a livello internazionale, e dopo l’esperienza fatta in Korea ai Campionati mondiali svolti ad Anyang sono state messe a punto delle varianti adattate al pattinaggio a rotelle corsa.

Il lavoro è composto dalle seguenti parti:

– storia del kinesio taping
– il metodo kinesio taping ( meccanismi riparativi di biologia molecolare )
– applicazioni nella pratica sportiva
– come funziona il kinesio taping
– proprietà del kinesio tex
– conclusioni.

Quando i piedi sono il punto dolente.

Analisi delle patologie da sovraccarico del piede nel pattinaggio a rotelle corsa.Ricca documentazione fotografica di atleti che presentano segni di patologie da sovraccarico funzionale ai piedi, che sono caratteristici dell’attività rotellistica e non solo.

Classificazione e generalità delle diverse patologie.

Individuazione delle cause e delle diverse origini:

  1. tecnica legata all’attrezzo
  2. dovute a paramorfismi esistenti
  3. ripartizione asimmetrica del carico podalico (statico-dinamico ).

 La pliometria per il pattinaggio a rotelle corsa 

il metodo che “toglie i freni” alla forza esplosiva del pattinatore a rotelle. Questo lavoro è stato realizzato per dare delle indicazioni metodologiche organiche dopo aver osservato le attività che svolgono i pattinatori italiani, di altri paesi europei e d’oltreoceano, nell’ambito dell’allenamento pliometrico, considerata l’importanza che viene data a questo metodo che,come vedremo nasce e si sviluppa in Italia. Oltre all’esperienza personale come atleta praticante, dopo 15 anni di atletica leggera agonistica, allenato da un grande conoscitore della metodologia dell’allenamento, il prof. Bartolo Nizza, in quella splendida città quale è Siracusa, negli anni delle sperimentazioni del prof. Vittori e Bosco, e dopo aver svolto una ricerca bibliografica aggiornata sulle recenti applicazioni che giungono dai paesi dell’Est europeo e dagli U.S.A. L’auspicio è quello di dare con questo studio delle indicazioni per rendere la pliometria una metodologia più sicura ed efficace per tutto l’anno agonistico, di questo meraviglioso sport che i nostri figli/atleti praticano con tanti sacrifici.

Lo stretching: trentacinque esercizi con modalita’ passiva-assistita a coppie.

Breve presentazione: questo studio analizza a livello generale le varie tipologie di stretching; sia dal punto di vista neurofisiologico che per quanto riguarda le modalità d’esecuzione. Nella seconda parte sono presentati 35 esercizi con documentazione fotografica, analisi muscolare e descrizione analitica. È una metodica semplice che consiste nell’allungamento dei muscoli e nella mobilizzazione delle articolazioni mediante l’uso di esercizi a carattere di stiramento. Gli esercizi di stretching sollecitano anche il tessuto connettivo (tendini, ecc.) presente nella struttura contrattile. Il tessuto connettivo è estensibile (può essere allungato), e deve essere regolarmente sollecitato, altrimenti perde questa caratteristica.

Il  neurotaping e la sindrome del compartimento anteriore della gamba del pattinatore a rotelle corsa

I lettori che vogliono approfondire la parte diagnostica e l’etiopatogenesi della sindrome del compartimento anteriore della gamba, possono consultare il lavoro pubblicato nel sito: www.simonebellia.com dal titolo: ” La sindrome del compartimento anteriore della gamba, un male che affligge tanti pattinatori “. E troveranno inoltre la spiegazione del metodo del Kinesio Taping dal titolo: “Kinesio taping: un metodo molto efficace anche nel pattinaggio a rotelle specialita’ corsa “.

Il pattinatore per buona parte dell’azione tecnica è in posizione di piegamento degli arti inferiori di circa 110°, inoltre, effettuando in modo ripetitivo la fase di recupero del pattino, compie un movimento con il piede in forte supinazione ed intrarotazione. Questa azione è prodotta da un’intensa contrazione dei muscoli: tibiale anteriore, estensore proprio dell’alluce ed estensore comune delle dita. Il gesto effettuato in allenamenti lunghi e intensi, specie in piste sopraelevate e nelle curve (passo incrociato) aumenta notevolmente l’impegno muscolare, che è all’origine di una infiammazione dei muscoli sopra indicati, con conseguenti iperemia , edema e “contrattura” del comparto anteriore della gamba, determinando un aumento di pressione che si contrappone al compartimento fasciale anelastico dimostrato con la manometria ad ago.

Studio sulla simmetria di spinta degli arti inferiori e programma di compenso

Questo studio prende spunto dal lavoro originale tratto dal sito www.robertosassi.it dall’articolo: ” La valutazione delle asimmetrie di forza dai salti verticali “. Negli ultimi due decenni sono stati studiati diversi indici di asimmetria di forza degli arti inferiori per verificarne l’influenza sul rischio di infortuni o per valutare e monitorare il recupero post-traumatico o post-operatorio. Gli indicatori più utilizzati sono: asimmetria di forza tra arto destro e sinistro degli estensori o dei flessori del ginocchio; rapporto tra flessori ed estensori dello stesso arto oppure rapporto tra forza degli adduttori ed abduttori sempre misurati sulla stessa gamba. In campo internazionale è ormai noto che “l’imbalance” (squilibrio muscolare di vario tipo) costituisce un fattore di rischio nell’insorgenza di infortuni muscolo-tendinei agli arti inferiori, oltre ad incidere sul rendimento sportivo (performance). Un altro aspetto importante nel monitoraggio degli squilibri di forza agli arti inferiori è legato alla verifica del programma riabilitativo post-trauma ( DvroraK e Junge, 2000).