Guida su come utilizzare i nastri elastici in base ai materiali costitutivi |
Alcune parti del materiale che compongono questa guida farà parte integrante del libro “Il taping Bellia System applicato alla traumatologia sportiva Moderna” – che sarà pubblicato nel 2016, in diverse lingue: italiano, inglese e koreano.
Prima di presentare i diversi nastri in base ai materiali che li costituiscono è bene definire l’evoluzione tecnica che ha avuto il taping kinesiologico method sotto la spinta di dieci anni di approfondimento e di ricerca da parte dell’autore.
Il Taping kinesiologico Bellia System dall’origine ad oggi |
Questo metodo è stato elaborato dal prof. Rosario Bellia – fisioterapista, con l’esperienza maturata in circa dieci anni di utilizzo del taping elastico, in ambito sportivo internazionale e nella fisioterapia generale. L’autore ha seguito prima la formazione in Korea con la ditta Atex Korea, utilizzando l’impostazione originale applicata allo sport dal medico della nazionale koreana di pattinaggio a rotelle corsa dott. Choi Brandon, e poi ha approfondito la metodica con grandi esperti nazionali ed internazionali.
- La visione OLISTICA: alla ricerca della causa che dà origine alla disfunzione
Tutte le esperienze pratiche e gli approfondimenti teorici delle varie tecniche apprese hanno portato all’elaborazione di un metodo applicativo del nastro elastico, caratterizzato dal meglio che Bellia ha sperimentato negli anni in Italia e all’estero, nel rispetto della visione globale e tridimensionale dell’organismo (visione olistica). Seguendo sempre i principi fondamentali della tecnica appresa in Korea, che prevede l’applicazione del nastro in base “al movimento lesivo” e non al sintomo (principio biomeccanico: bendare il movimento). Inoltre, considerando fondamentale la postura durante l’applicazione, che prevede la posizione dell’atleta mentre riproduce il gesto tecnico. Questa tecnica riscuote notevoli risultati anche nella fisioterapia generale e nel post-operatorio (ortopedico, oncologico, emolinfatico, ecc.) per la visione globale e per la ricerca della causa che provoca il sintomo.
Il principio base è: bendare la causa e non il sintomo della disfunzione, quindi risulta importante l’analisi iniziale funzionale e posturale del paziente, per progettare il bendaggio che è considerato sempre come una tecnica “aggiuntiva” alle altre metodiche fisioterapiche e non elettiva.
Le modalità applicative del taping kinesiologico in base ai vari ambiti terapeutici |
- Il prof. Bellia Rosario, da fisioterapista esperto e dopo le varie esperienze metodologiche sperimentate a livello professionale, ha avuto il merito di elaborare una tecnica applicativa del bendaggio elastico, che potesse essere supporto alle varie fasi della riabilitazione generale in completa sinergia alla varie tecniche fisioterapiche moderne.
- Il taping kinesiologico è largamente utilizzato nel campo della terapia occupazionale con una metodica specifica, per supportare le tecniche specifiche nella riabilitazione occupazionale. In base ai deficit della motricità del paziente si utilizzano delle tecniche di facilitazione neuromuscolare.
- Molti professionisti ospedalieri italiani hanno voluto approfondire l’utilizzo del taping kinesiologico (TK) in ambito post chirurgico, nelle patologie neurologiche, logopediche seguendo dei corsi di formazione specifici sul metodo del TK.
- Applicazione del taping Bellia System seguendo i principi della Medicina Tradizionale Cinese e sui Meridiani Energetici
Il taping kinesiologico nel rispetto dei principi di globalità, visione olistica, prevede un’applicazione specifica nella medicina Tradizionale Cinese. Con particolare riferimento alla stimolazione dei meridiani energetici alla ricerca dell’ARMONIA “energetica vitale”.
- Trattamento dei punti vuoti e punti pieni (dispersione e tonificazione)
- Il CROSS Tape e la MTC:
Il Cross Tape nella M T C sviluppando una positiva azione terapeutica su blocchi energetici, che sono alla base della patogenesi di molti squilibri organici, aiuta la ricerca dell’ARMONIA energetica”. Con applicazioni singole ed anche in sinergia con il taping Bellia System.
- L’Esthetic Taping System Alibel
Dopo tanti anni di esperienza maturata nell’utilizzo del taping kinesiologico in ambito flebo-linfatico e terapeutico, l’autore ha stato elaborato L’Esthetic Taping System Alibel.
Questo metodo applicativo del nastro elastico nell’estetica, con modalità specifiche sperimentate e codificate è frutto di una eccellente collaborazione con il prof. Izzo Marcello, angiologo di fama internazionale docente presso l’Università di Ferrara.
Come Funziona l’Esthetic taping System
La superficie corporea coperta dal taping kinesiologico, durante il movimento corporeo, forma delle convoluzioni (come le onde del mare) dei tessuti cutanei, che sono in grado, riducendo la pressione locale, di aumentare lo spazio interstiziale, con un miglioramento del drenaggio linfatico ed ematico (effetto drenante, anti-edema del sistema). Si genera così una sorta di “volano” di azioni, che permettono al corpo di auto-equilibrarsi per drenare i fluidi e la cellulite.
- Biomechanical Taping System®
Il prof. Bellia Rosario sta mettendo a punto una nuova metodica applicativa del taping elastico, che prevede l’utilizzo di un nastro “innovativo” con tessuto in lycra e nylon ad elastomeri a memoria. Questo metodo è una chiara evoluzione tecnica verso un concetto biomeccanico del bendaggio sfruttando dei criteri evoluti del movimento umano, rispettando il principio enunciato nel suo secondo libro nel 2012: Bendare il movimento.
Caratteristiche tecniche e principi metodologici del Biomechanical Taping System
Le tre tecniche applicative e le fasi specifiche:
- Tecnica di supporto alla dinamica del gesto finalistico durante la performance: seguendo la biomeccanica delle strutture impegnate (artrocinematica) (per la fase agonistica)
- Tecnica di facilitazione propriocettiva neuromuscolare: per facilitare il gesto nelle disfunzioni “del movimento” (per la fase riabilitativa)
- Tecnica di prevenzione del sovraccarico funzionale durante la preparazione dell’atleta. (per la fase di preparazione atletica).
“I tessuti si danneggiano per via del carico funzionale al quale sono sottoposti e delle conseguenti reazioni tissutali”
Rispettando il principio patogenetico, che i tessuti si danneggiano per via del carico, il primo obiettivo è la gestione del carico delle strutture, assorbendo parte delle forze che vengono esercitate sulle strutture, assistendole nell’erogazione di forza tramite “il ritorno elastico” del nastro e incrementando dunque la prestazione cinematica.
Il cervello non riconosce il singolo muscolo ma il movimento, quindi si benda il movimento (visione olistica kinesiobellia).
Il metodo kinesiobellia intende affrontare in modo globale la sintomatologia prodotta dalle patologie da sovraccarico funzionale nello sport, sia durante la fase di rieducazione, che durante quella agonistica, per supportare l’atleta durante la performance, ponendo la massima attenzione all’analisi delle catene cinetiche e sulla biomeccanica del gesto sportivo.
- Conclusioni:
Per concludere possiamo osservare, da questa breve presentazione, tutti gli ambiti applicativi del taping kinesiologico in una visione moderna, ciò ci aiuterà a comprendere meglio la presentazione che sarà fatta di seguito dell’utilizzo dei nastri in base ai materiali che li costituiscono per ottimizzare i risultati da perseguire con le applicazioni specifiche del taping elastico.
Guida su come utilizzare i nastri elastici in base ai materiali costitutivi |
In questi ultimi anni l’autore ha provato ad utilizzare e testare molti tipi di nastri, ed è giunto ad una conclusione fondamentale:
“per l’utilizzo SANITARIO riabilitativo il nastro deve avere delle peculiarità specifiche e non tutti i nastri possono essere idonei”.
Costituenti fondamentali dei nastri: |
- La parte “nobile” del nastro elastico sono gli elastomeri, che conferiscono al tessuto la giusta elasticità; questa elasticità deve riuscire a mantenersi anche nelle ore successive all’applicazione, mantenendo le qualità elastiche anche dopo ore di “sollecitazioni” provocate dall’attività muscolare.
- Il tessuto del nastro deve essere di buona qualità per dare la possibilità di realizzare un “taglio” ottimale durante l’applicazione ed evitare che quando viene bagnato assorba troppa acqua, ciò potrebbe compromettere l’adesività ed anche la buona riuscita terapeutica del bendaggio realizzato.
- La colla acrilica deve essere “forte” ma delicata, perché pur garantendo una buona adesività non deve aggredire la cute.
Da qualche tempo il prof. Bellia Rosario ha iniziato una proficua collaborando con la ditta produttrice di nastri elastici “asiamed” per ottimizzare i materiali e le tecniche applicative specifiche. Questa collaborazione ha già portato dei risultati importanti anche a livello dell’evoluzione metodologica del taping kinesiobellia method.
Scelta dei nastri in base agli obiettivi tecnici dei bendaggi utilizzati |
IL taping Bellia System prevede l’utilizzo dei nastri elastici in base alle specifiche caratteristiche del materiale e gli obiettivi delle tecniche che vengono applicate:
- Cotone: con diverse elasticità (50% – 70%) in base agli obiettivi da raggiungere con la tecnica di bendaggio scelta – modulazione del tono muscolare – stabilizzazione articolare, ecc. Questo nastro è molto versatile ed è sul mercato con diverse misure: 5 – 7,5 e 10 cm. E’ il nastro più utilizzato nella tecnica del bendaggio elastico perché permette di realizzare la maggior parte delle tecniche proposte nelle varie metodologie. Ben tollerato nella maggioranza dei casi, i nastri di buona qualità garantiscono un’adeguata quantità di elastomeri che permettono di poter realizzare sia i bendaggi stabilizzanti che decompressivi. I primi nastri utilizzati per il bendaggio elastico erano solo in cotone, e si realizzavano tutte le tecniche proposte solamente con questo nastro.
- Nylon: nastro speciale con elasticità bi-direzionale (lunghezza e larghezza) specifico per il drenaggio emo-linfatico, elasticità del 60%, con “colla” a scarso impatto sulla cute per pelli delicate (bambini, anziani o in ambito oncologico). Questo nastro è particolarmente adatto per il viso (logopedia) e zone delicate (post-chirurgico). Si asciuga velocemente dopo la doccia ben tollerato. Sul mercato è nel formato da 5 cm. solamente di pochi colori, visto l’elevato costo di produzione. Molto utilizzato anche in fisio-estetica per il drenaggio della cellulite riesce ad esaltare le caratteristiche drenanti dei liquidi corporei.
- SETA synthetic: nastro di nuova generazione, che per la particolare struttura del tessuto, permette la sovrapposizione di più nastri (metodo powerful taping Bellia). Il nastro in SETA synthetic ha un’ottima adesività pur essendo non invasiva per la cute, è di cm. 5 di larghezza ed ha un’elasticità del 65%; essendo molto lucido sulla superficie del tessuto assorbe poca acqua e permette la sovrapposizione di altri nastri con un’ottima stabilità. Il metodo powerful taping kinesiobellia permette di smorzare le sollecitazioni a cui vengono sottoposte le strutture anatomo-funzionali, in maniera da poter graduare l’elasticità con una valenza rieducativa da 65% a 35% di elasticità in base all’obiettivo da raggiungere (elasticità riabilitativa). Nel rispetto del principio applicativo del Metodo Koreano: BENDARE IL MOVIMENTO – principio BIOMECCANICO.
- Lycra e Nylon: nastro evoluto che permette di realizzare dei bendaggi a scopo BIOMECCANICO. E’ realizzato in due misure 5 e 7,5 cm di larghezza. Ha una elasticità tridimensionale (lunghezza – larghezza – spessore) grande elasticità, ma con caratteristiche “straordinarie” per assorbire le sollecitazioni meccaniche a cui sono sottoposte le strutture anatomiche, per la presenza di “elastomeri a memoria”. Questi elastomeri sono di alta ingegneria e permettono di avere un’azione “recoil elastic” sempre costante anche dopo parecchi giorni di utilizzo, questa peculiarità pone questo nastro come nastro del “futuro”.
Conclusione tecnica sui materiali |
Concludendo possiamo affermare che il taping elastico moderno ha fatto dei passi da gigante, siamo nel terzo millennio e abbiamo implementato l’esperienza iniziale del K taping (anni 80) in maniera straordinaria, sono passati 35 anni di “applicazioni pratiche”.
La convinzione dell’autore è che malgrado tutto, questa tecnica nei prossimi decenni ci darà dei nuovi spunti applicativi perché il corpo umano è FANTASTICO e risponde in maniera molto positiva all’applicazione del taping elastico !!!! Si auspicano delle ricerche serie per stabilire le reali potenzialità di questa tecnica in ambito SANITARIO.
I professionisti che hanno una formazione sul taping elastico possono usare i “nuovi nastri”, adattando le caratteristiche strutturali dei singoli materiali agli obiettivi delle tecniche che voglio realizzare.
Schema riassuntivo |
- Il nastro in cotone sarà utilizzato in maniera “universale”, cioè in tutte le applicazioni senza specificità, sfruttando le caratteristiche peculiari del tessuto per stabilizzare articolazioni o muscoli. La caratteristica particolare di questo nastro in cotone è il fatto che essendo anche fino a 10 cm di larghezza ci permette di realizzare dei bendaggi veloci, di masse muscolari “importanti”.
- Per realizzare una tecnica drenante ottimale su un edema, ematoma, cellulite si può utilizzare il nastro in nylon, che essendo bi-elastico avrà un’azione ottimizzata oltre ad essere più “delicato” e si asciuga molto velocemente dopo essere stato bagnato.
- Il nastro SETA synthetic con le caratteristiche specifiche è adatto per “stabilizzare” in maniera riabilitativa (elasticità graduata) muscoli ed articolazioni, con una visione biomeccanica. In una visione biomeccanica multiplanare si stabilizzerà con il nastro in SETA a tensione riabilitativa il movimento secondo il vettore che crea stress alla struttura in disfunzione (bendare il movimento).
- Il nastro in Lycra e nylon è un nastro che dovrebbe essere usato con tecniche biomeccaniche specifiche, però il professionista che non ha seguito la formazione specifica può usare questo nastro nelle tecniche stabilizzanti articolari e muscolari con ottimi risultati.
Nella pratica professionale si utilizzano in proporzione i nastri con queste quantità:
- 50 % nastro di cotone cosi suddiviso: 40% cm. 5 e 10% cm. 10
- 20% nastro in nylon
- 20% nastro in SETA synthetic
- 10% nastro in Lycra e nylon.
Nella borsa da lavoro di Bellia Rosario ci sono:
5 nastri in cotone, 2 nastri in nylon, 2 nastri in SETA, 1 nastro in Lycra
PRESENTAZIONE di una tecnica Innovativa:“Powerful taping Bellia System” (PTBS) |
Questa nuova modalità applicativa permette di variare la tensione di applicazione del nastro. La distribuzione a più strati del tape, consente di supportare l’articolazione d’interesse in modo differenziato e multi-planare.
Fasi di preparazione del Powerful tape: |
Esempi applicativi (le FOTO sono riportate dai libri del prof. Bellia Rosario)
bendaggio in powerful taping Bellia in posizione tecnica sportiva (giavellotto)
“I tessuti si danneggiano per via del carico funzionale al quale sono sottoposti e delle conseguenti reazioni tissutali” |
Generalità tecniche: |
Le sollecitazioni meccaniche che eccedono le capacità funzionali delle strutture anatomiche possono determinare uno stato infiammatorio che, se protratto nel tempo, può generare danni tissutali proporzionali agli effetti dei “carichi” subiti. (Ryan Kendrik – Ron Alexander)
La capacità funzionale dei tessuti può facilmente essere supportata e modificata dall’uso del nastro che può, soprattutto in ambito atletico migliorare significativamente le prestazioni sportive e la loro ripresa a seguito di traumi.
La maggior parte delle disfunzioni che riscontriamo sono provocate dal “sovraccarico funzionale”: la tecnica “Powerful taping kinesiobellia System” realizzata con il nastro “synthetic SETA tape by kinesioBellia” serve a dissipare parte delle forze meccaniche a cui sono sottoposte le strutture durante il movimento.
L’applicazione del bendaggio è in grado di influenzare in maniera ottimale la biomeccanica articolare senza creare ostacoli alla resa finale del gesto sportivo. Tale funzione è particolarmente utile in ambito atletico.
Adattamenti Tissutali alle sollecitazioni e ai processi di invecchiamento – L. Stecco |
Il tessuto connettivo si danneggia se sottoposto a traumi, microtraumi ripetuti e sovraccarichi funzionali. Nei soggetti in giovane età si produrranno processi infiammatori fisiologici che grazie all’azione di “riparatrice di ricostruzione” dei fibroblasti porterà ad una “restitution ad integrum” dei tessuti coinvolti.
Con l’invecchiamento i processi riparativi diventano “incompleti” e porteranno ad una fibrotizzazione progressiva dei tessuti coinvolti per addensamento amorfo del tessuto connettivo. (Luigi Stecco). L’effetto dei traumi ripetuti impediscono il completamento del ciclo riparativo innescando una situazione infiammatoria “prolungata”, tanto che i fibroblasti continua la loro attività di produzione delle fibre riparative, generando un esubero del pannicolo cicatriziale.
Questa disfunzione genera una serie di problemi (L. Stecco):
- Il retinacolo fibroso riparativo sarà ripristinato in maniera disordinata, con ispessimenti cicatriziali per esubero dei processi ripartivi
- Il tessuto di riparazione è più amorfo con maggiore densità e rigidità e di conseguenza si verificherà una perdita di elasticità.
A causa di questa importante perdita di elasticità strutturale le zone interessate dal conseguente ispessimento cicatriziale diventano “punto vulnerabile” dell’azione dei vettori di forza provenienti da sollecitazioni “multivettoriali”, che rendono questa zona un bersaglio per ulteriori lesioni (recidive). Queste zone si definiscono aree di addensamento miofasciale, e spesso sono soggette anche al conseguente aumento della viscosità intratissutale (incrociamenti fasciali).
Si posso generare diverse conseguenze a causa dell’addensamento miofasciale:
- Riduzione dell’elasticità della fascia e conseguente limitazione della capacità di assorbire in maniera fisiologica le tensioni a cui viene sottoposta da forze esterne
- Limitazione della mobilità della zona interessata per riduzione dello scorrimento intra-fasciale
- Riduzione dell’apporto circolatorio in relazione al grado di addensamento miofasciale e conseguente interessamento delle terminazioni nervose libere
- L’ alterazione dello stiramento dei fusi neuromuscolari potrà dare origine ad incoordinazione del gesto motorio finalistico.
Fasi di progettazione del bendaggio secondo il principio “bendare il movimento” Bellia System realizzando la tecnica “PTBS” |
- Analisi biomeccanica del movimento
- Identificazione delle strutture affette da sovraccarico funzionale
- Applicazione del nastro a seguito di analisi funzionale biomeccanica volta a massimizzare e sostenere la finalità del gesto atletico
- Decidere l’elasticità “riabilitativa” da realizzare seguendo le singole linee di forza articolare con la sovrapposizione del “synthetic SETA tape by Bellia”, come da schema riportato nella tabella delle prove di allungamento del nastro. Scelta della tensione applicativa multiplanare e sovrapposta
- Il bendaggio darà la modificazione della dinamica articolare, quindi sarà verificata la confortevolezza e l’assenza di impedimenti ai movimenti multiplanari dopo il bendaggio.
Concludendo: |
Il PTK permette di ridurre, con le sue proprietà elastiche di guida e contenimento dinamiche, le sollecitazioni patogenetiche da carico dell’artrokinematica articolare e, consente di agire efficacemente sul sistema propriocettivo neuromuscolare con effetti di controllo sul dolore e sulle varie fasi di accelerazione e decelerazione del movimento. Il nastro mostra inoltre nella modalità PTKS una elasticità che può essere regolarmente distribuita (elasticità riabilitativa), seguendo le linee di forza che danno origine a un sovraccarico funzionale (sovraccarico funzionale).
I concetti metodologici espressi fanno riferimento alla tecnica innovativa nell’ambito del Biomechanical Taping System® – Italy, introdotte dal prof. Bellia Rosario dopo molti anni di esperienze lavorative e didattiche universitarie in Italia e all’estero. Tecnica evoluta rispetto al concetto del Metodo koreano pubblicato nel libro nel 2012, seguendo il presupposto di “bendare il Movimento” disfunzionale.
“Nelle applicazioni sportive si consiglia di realizzare il bendaggio almeno un’ora prima della performance e se necessario, per migliorare la tenuta del nastro si consiglia di usare lo “spray pre-tape”.
Come si utilizza il nastro “SETA synthetic” by asiamed & Bellia applicato alla traumatologia sportiva MODERNA |
Generalità:
L’asiamed SETA synthetic tape nasce dalla sinergia sviluppatasi tra la casa produttrice tedesca asiamed e il Bellia System. Tale prodotto si mostra specificamente idoneo in ambito biomeccanico poichè consente, grazie alle sue caratteristiche strutturali, una stabilizzazione funzionale dinamica e/o articolare graduata e variabilmente combinata.
La sua natura costitutiva in rayon e la stabile adesività conferita dalla colla ipoallergica, consentono una sovrapposizione “multiplanare” e una stabilizzazione tanto distribuita quanto progressiva, che non si potrebbe realizzare con il nastro di cotone o nylon perché si “sfoglierebbe”. Questa versatilità rende il asiamed synthetic SETA tape particolarmente adatto in ambito sportivo traumatologico oltre che in quello fisioterapico generale.
Il nastro in cotone rimane fondamentale nelle applicazioni del tape neuromuscolare con la modalità di modulazione del tono muscolare e dell’azione articolare. Il nastro in nylon per la specifica peculiarità dell’elasticità bidirezionale lo rende adatto alle applicazioni di drenaggio emo-linfatico e di decompressione tissutale.
L’ asiamed SETA tape by Bellia è il nastro che mancava per rendere completa la visione moderna di bendaggio elastico: drenante, stabilizzante articolare-muscolare e biomeccanica.
Caratteristiche del SETA synthetic tape by asiamed & Bellia |
Il nastro nato dalla collaborazione fra asiamed e Bellia System Italy
- Trama del supporto in Rayon e consistenza: molto raffinata e regolare.
- Il nastro ha una elasticità longitudinale di circa il 65%.
- Punto di rottura: superiore al nastro in cotone.
- Elastomeri: gli elastomeri sono presenti in quantità buona e conferiscono ottima elasticità al nastro.
- Qualità del taglio: dopo il taglio la fibra non si “sfila”.
- Distribuzione della colla superficie: dopo la “messa in tensione” mantiene la sua distribuzione in modo regolare.
- Adesività: l’aderenza alla cute è buona e rimane tale anche a seguito di ripetuto contatto idrico. Il nastro può, per tal ragione, essere impiegato in modo multilaminare e consentire modalità applicative di stabilizzazione, come nel “stabilization Bellia taping system” – S – BTS
- Reazione all’acqua: il nastro assorbe l’acqua, si asciuga velocemente, ed ha una ottima resistenza nelle traiettorie semplici. Dopo essere stato bagnato mantiene una buona elasticità, senza “cedimenti”, come diversamente con il nastro in cotone.
- Reazione allergiche: nelle numerose prove effettuate non sono state rilevate reazioni allergiche.
- Formato: 5 cm.
- Colore: blu e bège
- Deformabilità dopo l’applicazione: la tenuta dopo l’applicazione dà un buon sostegno, se è usato singolarmente, mentre se è usato in “Powerful taping Bellia System” (PTBS) può rappresentare un’ottima soluzione per le stabilizzazioni in maniera “graduata” di articolazioni, tendini e masse muscolari importanti. Buona l’efficacia applicativa per le tecniche di drenaggio emo-linfatico.
E.C. Deformabilità dopo l’applicazione: la ridotta deformabilità consente di avere un duplice effetto nelle applicazioni a strati singoli si hanno effetti di supporto cinetico-funzionale dinamico e nelle applicazioni multi-laminari invece, si possono raggiungere effetti di stabilizzazione meccanica-articolare ad impatto gradualmente progressivo su masse muscolari, tendini ed articolazioni.
- Buona l’efficacia applicativa per le tecniche di drenaggio emo-linfatico.
Elasticità in sovrapposizione del SETA synthetic tape:prova eseguita su una lunghezza di cm. 20 di nastro |
Numero strisce da 20 cm. | Massimo allungamento | Elasticità rilevata |
1 | 33 cm. | 65% |
2 | 29 cm. | 45% |
3 | 27 cm. | 35% |
Ringraziamenti al Dr. David Testerini – Medico-chirurgo, Spec. in Neurologia Funzionale (USA) e Neurologia Chiropratica (USA) URL: davidtesterini.docvadis.it Email: davidtesterini@gmail.com
Riferimenti bibliografici:
- Ryan Kendrick – http://www.dynamictape.com/what-dynamic-tape
- Christopher Kaeding first to use plastic meniscus implant in FDA clinical trial – Christopher Kaeding
- Ron Alexander CM et al. Il nastro per inibire o facilitare le fibre inferiori del trapezio? Manuale Therapy 2003; 8 (1): 37-41
- Stecco L. – Fascial Manipulation – Pratical Part – Piccin – Padova 2009
- Bellia Rosario – Paco Selva Sarzo – : Il taping kinesiologico nella traumatologia sportiva manuale pratico di applicazione marzo 2011. Codice ISBN 978 – 88 – 6172 – 062 – 6 casa editrice Alea, di Milano
- Bellia Rosario : Il taping kinesiologico – Metodo Koreano – manuale pratico di applicazione nella traumatologia sportiva moderna aprile 2012. Codice ISBN 978 – 88 – 6172 – 063 – 3. casa editrice Alea, di Milano
- Bellia Rosario: Il taping kinesiologico nelle disfunzioni della colonna vertebrale – manuale pratico di applicazione nella fisioterapia moderna ottobre 2013. Codice ISBN 978-88-6172-069-5 casa editrice Alea, di Milano
- Zanella – Vanti: Tecnica pompage – Il Release miofasciale. Ed. Piccin – Padova luglio 2015
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